venerdì 20 novembre 2015

Vellutata alle patate dolci e arancia e...la corsetta



Per una serie di motivi che non sto ad elencare, ho dovuto mettermi a correre per le strade di Sion. Ma non una corsetta di qualche metro, ma una corsa di due chilometri fatti con tanto di cappotto, sciarpa borsa e stivali con immancabile tacco.
Qualcosa che non auguro a nessuna mia quarantenne nemica, qualcosa che mi ha lasciata con una serie di problematiche fisiche per due giorni quali: asma, lingua felpata, dolori articolari, rincoglionimento, spossatezza mentale (no, non l'avevo anche prima).
Non sono affatto una persona sedentaria, mi muovo molto, pedalo per 1 ora e faccio esercizi che pur essendo blandi sempre del movimento sono.
Al momento della corsetta è stato come se fossi rimasta sul divano da 15 anni a questa parte, era come se avessi improvvisamente risvegliato ogni singolo muscolo e fibra del mio corpo che dormivano beati da decenni.
Il cervello continuava ad urlare "Daje, su le ginocchia, pappamolle! Avanti, mi sembrate delle donzelle!!" 
-"Signore sì, Signore!"
Per i primi minuti gambe, muscoli, braccia e piedi hanno seguito gli ordini del cervello fino a che in primis le gambe, hanno iniziato a cedere.
-"Avanti che vi prende, palle di lardo, volete forse dirmi che siete doloranti? Balle!" Gridava colonnello Cervello. 
Poi rivolto al suo inferiore:
-"Soldato, le gambe iniziano a cedere, dove è stata messa l'energia di questa macchina?"
-"Signore, stamattina non ha fatto colazione: era in ritardo Signore!"
-"Ok, rilasciate adrenalina! Subito!!"
-"Ehm, Signore, la macchina ha più di 40 anni, adrenalina non ce n'è più Signore."
-"Cosa diavolo mi sta dicendo?? Ok, attacchiamo i grassi, è un ordine!"
-"Signore, la macchina ha grasso localizzato sulla pancia, lo abbiamo già attaccato ma è un osso duro, non ne vuole sapere Signore!"
Improvvisamente entra la collega Buonsenso nella cabina di pilotaggio e con voce spaventata esclama:
-"Signore, le gambe stanno tremando e i polmoni si rifiutano di prendere ossigeno. Dobbiamo far fermare la macchina o moriremo tutti!"
-"Coglionate! - dice il colonnello - la macchina non si fermerà!"
E fu cosi che l'altro chilometro restante, il corpo che correva, assomigliava paro paro a quello di Dustin Hoffman nel maratoneta in una corsa basculante, sculettante, dove ogni passo poteva essere letale, dove i soldati avevano smesso di collaborare ma il colonnello continuava a spronare. 
Una donna, una postura fine ed elegante spazzata via da una guerra civile interna che la riduceva a una persona spettinata con le lacrime agli occhi, agonizzante, con il naso rosso, con un busto disarticolato mosso da più forze contrastanti.
La cosa strana è che nonostante lo sforzo fisico, sono riuscita pure a pensare e a ricordare di quando correvo per non perdere l'autobus che mi portava a scuola. Salivo con un po' di fiatone mentre sorridevo vittoriosa. 
Ora il mio pensiero era solo uno: non morire per strada. O almeno, riuscire a scrivere l'ultimo post di addio.




Vellutata alle patate dolci e arancia

Dosi per 4 persone

2 arance
1 scalogno
500 g patate dolci
1 dado vegetale
pepe, olio
100 ml panna da cucina
prezzemolo

Preparazione

Spremere le arance. Tagliare a fette lo scalogno e farlo appassire in una casseruola capiente con un po' d'olio. Pelare e tagliare le patate a pezzi e unirle allo scalogna con il succo d'arancia e acqua quanto basta per coprire del tutto le patate. Aggiungere il dado e lasciar cuocere fino a che la patate cede ai rebbi della forchetta. Frullare con il frullatore ad immersione, unire la panna e mescolare bene. Pepare a piacere.
Fosse troppo densa, unire dell'acqua bollente e rimettere sul fuoco.
Completare con il prezzemolo.









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5 commenti

  1. Però non vale, non ci hai detto per cosa correvi ^^ mi è venuta la curiosità!
    Comunque io non ce la farei mai, hai tutta la mia stima.

    Buonissima la vellutata, ci voleva proprio una cosa che ti facesse rallentare ;-)

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  2. Mi ricordi me la prima volta che ho deciso che sarei andata a correre (nel senso di fare jogging)...
    Ero più giovane di tre anni rispetto ad oggi, ma comunque non una ventenne ... Mi sono ripresa dopo 2 settimane. Ti capisco benissimo....
    Bellissima la tua vellutata e bellissimo anche la tua mantella!! Avrai corso, ma resti sempre una donna di gran classe e charme...
    Màdame

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  3. Una sola parola Monique: ti adoro! Se abitavi a Pixarlandia invece che in Svizzera a quest'ora eri già sceneggiatrice per Inside out 2. Troppo troppo esilarante! comunque volevo anche dirti che finchè c' è vita c'è speranza. Io alla bella età di ehm ....cinquant..........superati da mò, corro 60 minuti 3 volte a settimana. E non avevo mai corso in vita mia....tabella... e dopo 5 mesi eccomi qui . Ciao mia adorata , Arianna

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  4. Beh consolati, io non avrei avuto problemi nella ricerca di grasso. Ce ne è talmente tanto che un po' se ne sarebbe trovato di sicuro ;-)

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APPREZZO consigli, critiche, opinioni, domande, nuove amicizie e semplici saluti.
Visto che non guadagno a commento, sarei molto più felice averne pochi e sinceri che tanti ma ad cazzum.

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