Mi sono sempre domandata l'origine di questo nome: alla puttanesca.
Mi è sempre piaciuta ma quando ero piccola e mia mamma la preparava, provavo sempre un pò di imbarazzo, come se fosse stato meglio mangiarla di nascosto visto che conservava in sè una parola che non si poteva dire.
Oggi che le parolacce le dico con una certa nonchalance e mi interrogo seriamente sui misteri della coquinaria, mi sono informata e ho trovato diverse versioni che giustificano il titolo di questa buona ricetta.
Ho scelto quella che più mi ha fatto simpatia, quella che non offende ma al contrario ha un risvolto molto goliardico e godereccio.
« ...Fu infatti l'architetto Sandro Petti, ai fornelli del suo Rancio Fellone, una sera di normale routine culinaria, di un'estate qualunque dell'inizio degli anni '50, a inventare il "Sugo alla Puttanesca", utilizzando quei prodotti freschi dei nostri orti, che tutti hanno normalmente in dispensa. È lo stesso architetto Sandro Petti a raccontarcelo: "Quella sera di tanti anni fa, era molto tardi, ai tavoli del locale sedettero un gruppo di amici veramente affamati... io avevo finito tutto, e li avvisai: "Mi dispiace non ho più nulla in cucina, non posso preparavi niente". Ma loro insistettero e mi esortarono dicendo: "Ma dai Sandro, è tardi ed abbiamo fame, dove vuoi che andiamo... facci una puttanata qualsiasi". La "puttanata qualsiasi" che l'eclettico Sandro Petti (che in cucina è un autentico mago) portò in tavola di lì a poco, era proprio un fumante piatto di "Spaghetti alla Puttanesca" (solo che ancora non erano stati battezzati tali)... una pietanza che da quella famosa sera, divenne un must della tradizione culinaria dei ristoranti non solo ischitani, ma addirittura di tutto il mondo.... »
Sì, anche io ho fatto diverse puttanate nella mia vita, ma mai buona come questa!!
1 manciata olive nere snocciolate
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
Sciacquare i capperi e tenerli da parte.
Tritate il peperoncino e rosolarlo con l'aglio in una padella con un pò d'olio per qualche minuto. Aggiungere i pelati ,
schiacciandoli con una forchetta, e continuare la cottura per 15 minuti.
Unire le acciughe fecendole sciogliere nel sugo, mescolando.Unire i capperi, le olive e il concentrato di pomodoro e cuocere a fuoco dolce per altri 10-15 minuti, girando con il cucchiaio di legno.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla e condirla con il sugo.
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Ma non ci credoooo! Ahah.. me lo sono sempre chiesta anche io e adesso mi hai svelato l'arcano! Grazie, Moni! :D Che grande piatto questa tua ... ehm.. puttanesca... (eh sì, fa sempre un certo effetto comunque dirlo!) :D Un abbraccio forte, dolce notte! <3
RispondiEliminaUn classico che non delude mai :)
RispondiElimina...c'è sempre da imparare!!! Cri
RispondiEliminaDavvero è questa l'origine? Quante cose si imparano.. In più mi hai fatto venire una voglia di pasta alla puttanesca.. mi sa che è un po' tardino però :(
RispondiEliminaBacio Mony
wow! super interessante, non parliamo del piatto :)
RispondiEliminaMa sai che questa "puttanesca" l'avevo lasciata nel dimenticatoio? Invece è da provare!
RispondiEliminaquanto sono buone!!! uno de piatti che mangio con infinito piacere!!! bacioni marina
RispondiEliminaLa storia non la sapevo proprio, ma hai ragione, hai scelto la versione più simpatica ^_^
RispondiEliminaOggi tutti su Wikipedia a scovare le altre storie sull'origine di questo favoloso piatto, che tu hai saputo riproporre in maniera eccellente...sono le 6:33 del mattino ma mi fai venire voglia di mangiarla anche subito ;)
Buona giornata
Non sapevo l'origine del nome e' davvero una storia carina.
RispondiEliminaBuonissima questa pasta, anch'io l'altro giorno pensavo di farla, mi hai dato la spinta giusta
a presto
É un piatt questo che trovo oltre che delizioso anche salva cena perché di solito sono ingredienti che abbiamo tutti in casa e il tuo piatt é saporitissimo e simpatica la storia non la conoscevo!! Baci, Imma
RispondiEliminaNn conoscevo la sua orogine, davvero interessante
RispondiEliminacosi non le ho mai fatte (grave mancanza), da provare.
RispondiEliminaciao ciao
emme
Sei una grande! Ma lo sai che provavo anche io lo stesso imbarazzo? E devo dire la verità, non perchè sia una santa nè una bigotta nè tantomeno mi faccia intimidire da certe parole, ma sinceramente certi nomi mi disturbano un po' se associati alla cucina ( Vedasi la pizza maialona ). Ma la pasta è così buona e la tua spiegazione me la riabilita alla grande. Bravissima :)
RispondiEliminale adoro, sono un piatto che non mi delude mai
RispondiEliminache piatto meraviglioso!
RispondiEliminaUn classico che fa sempre il suo buon effetto. Golosissima.
RispondiEliminaottime queste pennette!! vederla a quest'ora poi...:))
RispondiEliminaUna mia amica non sa cucinare ma l'unica cosa che fa super bene è questo piatto e quindi se sei invitato a cena sai già cosa mangiiiii....buona favolosa copiata ciaooo
RispondiEliminaBuona, buona e buona la puttanesca è uno dei miei primi preferiti...
RispondiEliminaAahahahah questa versione piace tanto anche a me, carina davvero :) Adoro il sugo alla puttanesca, il tuo è invitantissimo :) Complimenti e un abbraccio :**
RispondiEliminaTroppo carina questa storia....è stato davvero divertente leggerla, e questo è un sugo invitante e adatto ad ogni occasione!!! A presto Manu
RispondiEliminaquando penso ad un piatto di pasta lo vedo cosi.. rosso e tante olive :)
RispondiEliminabuonoooooooo